IAB Europe pubblica il Programmatic Native Advertising White Paper

Obiettivo del documento è quello di fornire informazioni sullo stato del Native Advertising in modalità programmatic in Europa e fornire indicazioni agli operatori sulla sua implementazione. Il documento esplora le sfide che inserzionisti, agenzie ed editori stanno affrontando e come trasparenza e controllo siano fattori altrettanto importanti per chi vende e acquista Native Advertising, così come lo sono per qualsiasi altro formato scambiato in programmatic.

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Native Advertising è in continua crescita. Entro il 2020 si stima possa raggiungere gli 85.5 miliardi di dollari, raddoppiando il suo valore attuale. Una crescita a cui contribuirà anche il programmatic e che ben si allinea con quella della pubblicità digitale nel suo complesso, raddoppiata negli ultimi 5 anni, in accordo con quanto affermato dall’AdEx Benchmark 2017.

A rivelarlo, il nuovo Programmatic Native Advertising White Paper pubblicato a novembre 2018 da IAB EuropeObiettivo del documento è quello di fornire informazioni sullo stato del Native Advertising in modalità programmatic in Europa e fornire indicazioni agli operatori sulla sua implementazione. Il documento esplora le sfide che inserzionisti, agenzie ed editori stanno affrontando e come trasparenza e controllo siano fattori altrettanto importanti per chi vende e acquista Native Advertising, così come lo sono per qualsiasi altro formato scambiato in programmatic.

Prima di scendere nel dettaglio del documento, IAB Europe fornisce una chiara definizione di Native Advertising e ne sottolinea i vantaggi rispetto alla pubblicità display. Le pubblicità di tipo nativo hanno un aspetto simile al contenuto di un sito, in questo modo riescono a catturare l’attenzione del pubblico in maniera meno intrusiva. Come sottolinea il documento, infatti, il Native Advertising è un modello pubblicitario estremamente potente ed efficace per coinvolgere gli utenti, con percentuali di interazione del 20-60% più elevate rispetto alla pubblicità display.

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